CAMERA DEI COMUNI
Ramo elettivo del parlamento bicamerale inglese. Le sue origini risalgono al XIII secolo, quando città e contee furono autorizzate a inviare alla Camera dei lord, per decidere su questioni fiscali, propri rappresentanti, la cui elezione, per censo, fu regolata nel 1430. La Camera dei comuni (nel senso di non nobili) iniziò a riunirsi separatamente da quella dei lord e ad esercitare la funzione legislativa nella seconda metà del Cinquecento, in seguito all'aumento dei rappresentanti delle città e dei piccoli e medi proprietari terrieri. Nel 1604 furono concesse ai membri del parlamento l'immunità giudiziaria e la libertà di parola in materia religiosa. Alla fine del Seicento la Camera dei comuni riuscì definitivamente a controllare l'uso dei fondi concessi al re e a stabilire il diritto di essere la sola camera a promuovere misure di tassazione. Nel tardo Settecento sorse la questione della riforma delle circoscrizioni elettorali, non più rappresentative del numero e della distribuzione dei votanti, che furono modificate col Reform Bill del 1832. Il numero degli elettori fu aumentato più volte nel corso del XIX secolo, fino ad arrivare al suffragio universale dopo la prima guerra mondiale. Con leggi del 1911 e del 1949 la Camera dei comuni assunse pieni poteri legislativi, a detrimento della Camera dei lord.
eXTReMe Tracker